Presso i Centri MediAging del Dott. Fabrizio MELFA, la scelta terapeutica di una dieta equilibrata scaturisce dalla valutazione degli esami specialistici effettuati ad ogni paziente.
La conoscenza del reale Metabolismo Basale, le eventuali intolleranze alimentari, i test genetici (con lo screening di polimorfismi genetici associati al metabolismo dei nutrienti), le problematiche psico‒emozionali, lo stile di vita derivato dal lavoro svolto e dalle abitudini familiari, le patologie correlate al sovrappeso o obesità (diabete, ipertensione, endocrinopatie, flebolinfopatie, dislipidemie, ecc…), portano alla scelta della dieta più idonea quindi personalizzata, da parte dello staff MediAging.
PREMESSA PER CHI INTENDE ESEGUIRE UNA DIETA
Leggere con attenzione
DIETA: Parola di origine greca (diaita) e latina (dieta), significa “modo di vivere” intesa come regola di vita. Dieta, quindi, non va intesa come regime alimentare prevalentemente restrittivo, come privazione, come sacrificio.
Il paradosso delle diete dimagranti fortemente restrittive è che alla lunga diventano ingrassanti. Questo perché la dieta è vista come un momento per escludere i cosiddetti cibi ingrassanti, determinando privazioni e quindi risultando penalizzante.
IL VALORE DEL CIBO: Ogni individuo instaura con il cibo un “proprio” rapporto, carico di significati, ma anche di valori simbolici, così che il cibo, attraverso forme, colori, sapori, suscita varie sensazioni che entrano a far parte del comportamento alimentare.
Quando, invece, il cibo rappresenta qualcosa che compensa delle carenze affettive o maschera delle frustrazioni, può indurre a scelte ed abitudini alimentari non corrette.
IL RUOLO DEL DIETOLOGO O NUTRIZIONISTA
Per un medico specialista in Scienza dell’Alimentazione, come il dott. fabrizio melfa, l’obiettivo è correggere le abitudini alimentari e quindi significa dover essenzialmente puntare a modificare il comportamento alimentare di un soggetto, proponendo la giusta quantità di cibo sano, senza dimenticare che gli alimenti sono come dei farmaci in grado di risolvere e/o migliorare determinate patologie.
Per aspirare a questo obiettivo è importante e fondamentale dare informazioni alimentari e nutrizionali, piuttosto che schemi rigidi (diete preconfezionate).
La dieta eseguita con il proprio Dietologo/Nutrizionista deve essere intesa come l’occasione per capire come mangiare, e quindi fare in modo che le indicazioni dietologiche si trasformino in abitudini di vita.
QUESTO NON VUOL DIRE CHE BISOGNA STARE “SEMPRE A DIETA”
IL RUOLO DEL MOVIMENTO
Rimane sottointeso che la sedentarietà deve essere combattuta per vincere la battaglia contro il sovrappeso, è consigliabile iniziare questo percorso proponendosi dell’attività fisica semplice e facilmente gestibile ma da eseguire tutti i giorni.
E’ sufficiente, inizialmente, imporsi di camminare oppure di effettuare del tapis roulant anche solo per 10‒15 minuti.
Dopo questa prima fase si può prendere in considerazione l’iscrizione ad una palestra o piscina per un’attività più organizzata.
MEGLIO POCO CHE NIENTE, MA MEGLIO DI PIU’!
IL CORPO UMANO
Il corpo umano di un adulto è costituito per il 60% da acqua, per il 18% da Protidi (Proteine), per il 14% da Lipidi (Grassi), per l’1% da Glucidi (Carboidrati), per il 6% da Minerali e da Vitamine.
Questi alimenti devono essere forniti attraverso gli alimenti e, poiché nessun alimento si può considerare “completo”, cioè tale da apportare tutte queste sostanze in modo bilanciato quantitativamente, è necessaria una alimentazione varia per raggiungere la completezza necessaria a soddisfare le necessità nutritive di un soggetto.
ALCUNI PENSIERI DEL DOTT FABRIZIO MELFA
Il raggiungimento del peso corporeo ideale, in quest’ultimi anni, si è ridotto ad un affare di marketing.
Vengono pubblicizzate delle diete fra le più fantasiose, vengono vendute pillole in TV che promettono una perdita di peso veloce senza alcun sacrificio aggiunto (soddisfatti o rimborsati…addirittura!!), certi centri estetici o centri benessere assicurano risultati eccellenti nel giro di 15 giorni…certo a costi non accessibili a tutti, ecc…
Si è perso il senso della misura, soprattutto nell’ottica dell’educazione alimentare.
La dieta non deve essere vista come un “sacrificio” da fare per un breve periodo atto alla perdita di quanti più chili possibili; ma, invece, deve essere vista come la scusa per dare ordine alle proprie abitudini alimentari per mantenerli dopo aver raggiunto il peso idoneo o meglio ragionevole, con l’ausilio e l’aiuto dello specialista.
CONCLUSIONI
La dieta personalizzata deve porsi questo fine: “il raggiungimento per peso ragionevole e quindi il mantenimento dello stesso”.
Se la dieta deve raggiungere tali risultati, non può e non deve essere SACRIFICIO.
Fabrizio Melfa, MD
Se volete approfondire questi argomenti con il dott fabrizio melfa è possibile farlo telefonando al 338.1135833, oppure inviando una e‒mail a dottormelfa@gmail.com oppure iscrivendosi al gruppo di FaceBook Mediaging dottor melfa